Riassumendo brevemente l’incontro all’aperto nei giardini di Castel Sant’Angelo:
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Camminate nello spazio con lo sguardo orizzontale (tracciare una linea parallela al terreno dall’altezza degli occhi), scegliere un punto, una volta trovato, fermarsi, spostare lo sgurado, cercare un nuovo punto, cambio di direzione per raggiungerlo.
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Variante al precedente con cambio di velocità ad ogni cambio di direzione.
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Variante cercando complicità in ognuno dei partecipanti tramite sguardi.
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Variante cercando complicità con dei suoni (emissioni delle vocali)
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Voci nello spazio (ognuno dei partecipanti ha una frase da vocalizzare ad ognuno), insieme a tutti gli esercizi precedente, da "CREDO" di Tadeusz Kantor
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Non si guarda una pièce teatrale come un quadro, per le emozioni estetiche che procura
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Una pièce di teatro si vive concretamente
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Non ho dei canoni estetici
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Non mi sento legato ad alcuna epoca passata
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Le epoche passate mi sono sconosciute, anzi non mi interessano
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Mi sento profondamente impegnato solo verso l’epoca in cui vivo e verso le persone che vivono con me.
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- Creazione Haiku collettivo: ognuno sente il momento di lanciare la propria frase. Quando viene emessa la sesta pausa e stop.
- Improvvisazioni sul testo a coppie: Andrea/Federica – Domenico/Maurizio – Laura/Alessio
Partendo dalle camminate si è preso confidenza con lo spazio, con gli esseri umani (prima a 180° e poi a 360°), con l’ascolto degli altri e dello spazio arrivando alla creazione collettiva d’improvvisazione.
L’incontro era volto sull’ascolto.
Per la prossima volta saranno assenti Laura e Maurizio, quindi si proveranno le prime scene da testo tra Roote e Gibbs, e tra Miss Cutts e Lamb. Buon lavoro e non esitate a scrivere. Un abbraccio