Harold Pinter (Londra, 10 ottobre 1930) è un drammaturgo, regista e attore teatrale britannico, premio Nobel per la letteratura nel 2005. Ha scritto per teatro, radio, televisione e cinema. I suoi primi lavori sono considerati fra i capolavori del teatro dell’assurdo.
The Birthday Party (1958) fu inizialmente un fiasco, nonostante la recensione positiva sul Sunday Times fattagli dal critico teatrale Harold Hobson ma il successo del suo lavoro successivo, The Caretaker (1960), la riportò in auge e questa volta riscosse successo. Queste commedie ed altri dei suoi primi lavori, come The Homecoming (1964), sono a volte etichettate come "commedia della minaccia". Di solito cominciano con una situazione apparentemente innocente che diventa assurda e minacciosa poiché gli attori si comportano in modo inspiegabile sia per il pubblico che, a volte, per gli altri personaggi. Questo stile ha ispirato l’aggettivo "Pinteresque". Le opere di Pinter sono segnate dall’influenza di Samuel Beckett fin dall’inizio e i due divennero presto buoni amici.
Nel 1985 Pinter si recò in Turchia con il commediografo statunitense Arthur Miller dove incontrò molte vittime dell’oppressione politica. Durante una cerimonia all’ambasciata statunitense in onore di Miller, invece dei convenevoli, Pinter parlò delle persone torturate con scosse elettriche ai genitali e per questo venne cacciato (Miller, per sostenerlo, lasciò l’ambasciata con lui). L’esperienza di Pinter sull’oppressione in Turchia e la soppressione della lingua curda ispirarono la commedia del 1988 Mountain Language.
Pinter si oppose sia all’invasione dell’Afghanistan che all’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti. Nel 2005 annunciò di smettere di scrivere commedie per dedicarsi alla politica. Pinter è dichiaratamente critico sulla guerra in Iraq e ha definito il presidente degli Stati Uniti Bush un assassino di massa e Blair un idiota.
Pinter è stato insignito del CBE nel 1966 e proclamato Companion of Honour nel 2002, dopo aver precedente rifiutato la carica di cavaliere. È un sostenitore della coalizione RESPECT.
Nell’ottobre 2005 l’Accademia di Svezia annunciò che Pinter era il vincitore del premio Nobel 2005 per la letteratura con la seguente motivazione: "nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione".
Nel gennaio 2007 il primo ministro francese Dominic de Villepin gli ha assegnato la Legion d’onore.
I primi anni e l’inizio della carriera
The Birthday Party (1958) fu inizialmente un fiasco, nonostante la recensione positiva sul Sunday Times fattagli dal critico teatrale Harold Hobson ma il successo del suo lavoro successivo, The Caretaker (1960), la riportò in auge e questa volta riscosse successo. Queste commedie ed altri dei suoi primi lavori, come The Homecoming (1964), sono a volte etichettate come "commedia della minaccia". Di solito cominciano con una situazione apparentemente innocente che diventa assurda e minacciosa poiché gli attori si comportano in modo inspiegabile sia per il pubblico che, a volte, per gli altri personaggi. Questo stile ha ispirato l’aggettivo "Pinteresque". Le opere di Pinter sono segnate dall’influenza di Samuel Beckett fin dall’inizio e i due divennero presto buoni amici.
Nuovi sviluppi
Nel 1985 Pinter si recò in Turchia con il commediografo statunitense Arthur Miller dove incontrò molte vittime dell’oppressione politica. Durante una cerimonia all’ambasciata statunitense in onore di Miller, invece dei convenevoli, Pinter parlò delle persone torturate con scosse elettriche ai genitali e per questo venne cacciato (Miller, per sostenerlo, lasciò l’ambasciata con lui). L’esperienza di Pinter sull’oppressione in Turchia e la soppressione della lingua curda ispirarono la commedia del 1988 Mountain Language.
Pinter si oppose sia all’invasione dell’Afghanistan che all’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti. Nel 2005 annunciò di smettere di scrivere commedie per dedicarsi alla politica. Pinter è dichiaratamente critico sulla guerra in Iraq e ha definito il presidente degli Stati Uniti Bush un assassino di massa e Blair un idiota.
Pinter è stato insignito del CBE nel 1966 e proclamato Companion of Honour nel 2002, dopo aver precedente rifiutato la carica di cavaliere. È un sostenitore della coalizione RESPECT.
Nell’ottobre 2005 l’Accademia di Svezia annunciò che Pinter era il vincitore del premio Nobel 2005 per la letteratura con la seguente motivazione: "nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione".
Nel gennaio 2007 il primo ministro francese Dominic de Villepin gli ha assegnato la Legion d’onore.
Lavori cinematografici
Vita personale
Nel 1977, Pinter ha causato uno scandalo pubblico lasciando la moglie, l’attrice piena di problemi Vivien Merchant che aveva sposato nel 1956 e che lo amava ancora, per Antonia Fraser, la maggiore delle figlie del settimo Lord Longford, cattolica, che poi ha sposato nel 1980 dopo il suo divorzio. Merchant è deceduta nel 1982. La commedia di Pinter Betrayal (1978) è a volte considerata una rappresentazione di questa storia d’amore, ma in realtà è basata su una relazione che l’autore aveva avuto sette anni prima con Joan Bakewell, una presentatrice televisiva.
In seguito Pinter ha avuto uno scontro pubblico con il registra teatrale Peter Hall perché questi nel suo Diario di Hall del 1983 lo raffigurava come sovente ubriaco. I due, tuttavia, ritornarono amici la stagione successiva.
Pinter è stato un forte fumatore, nel 2002 si è sottoposto a chemioterapia per un tumore esofageo e da allora la sua salute è rimasta fragile.
Pinter è un grande tifoso di cricket ed è presidente del Gaieties Cricket Club. È anche socio onorario del National Secular Society.
Opere principali
Prosa
• The Dwarfs (1952-56)
• Latest Reports from the Stock Exchange (1953)
• The Black and White (1954-55)
• The Examination (1955)
• Tea Party (1963)
• The Coast (1975)
• Problem (1976)
• Lola (1977)
• Short Story (1995)
• Girls (1995)
• Sorry About This (1999)
• God’s District (1997)
• Tess (2000)
• Voices in the Tunnel (2001)